Genova: le Strade Nuove e i Palazzi dei Rolli

Passeggiare per le strade più eleganti di Genova, perdersi nel dedalo di vicoli del centro storico più grande d'Europa, lasciarsi guidare dalla meraviglia di incontrare dietro a facciate di magnificente bellezza, porticati e giardini, volte affrescate e scorci spettacolari. Tutto questo è l’itinerario alla scoperta dei Palazzi dei Rolli e delle Strade Nuove Patrimonio dell’Umanità Unesco.

Genova: le Strade Nuove e i Palazzi dei Rolli
Il “sistema dei Rolli”

Il sistema dei Palazzi dei Rolli risale al Cinquecento e può essere considerato un antesignano degli attuali bed&breakfast, con qualche differenza. Al posto di una semplice camera gli ospiti alloggiavano in ampi saloni riccamente affrescati, sorseggiando magari una cioccolata calda - bevanda particolarmente gradita dalla nobiltà e celebre a Genova - comodamente adagiati su ampi sofà in velluto o damasco. Naturalmente la colazione era il corrispettivo di una nostra cena di Gala e i signori che mettevano a disposizione la propria dimora erano tenuti a sobbarcarsi l’onere dell’intero soggiorno dei propri illustri ospiti. Questo era il sistema dei Rolli voluto dal doge Andrea Doria con il quale le più lussuose residenze private dei nobili venivano iscritte in una pergamena, il “rollo”, e messe a disposizione della Repubblica per accogliere re e dignitari di tutta Europa in visita.

Gli itinerari dei Palazzi dei Rolli rappresentano una selezione delle eccellenze della città e offrono l'opportunità di vivere Genova non solo agli appassionati d'arte, ma a tutti coloro che amano immergersi nell’atmosfera unica della città.
 
Il centro storico e Palazzo Spinola Pellicceria
Il centro storico meriterebbe da solo una giornata di “vagabondaggio”. E’ bello girarlo anche senza meta, lasciandosi guidare dagli scorci più suggestivi o dai profumi più invitanti, come quello della focaccia appena sfornata.

Un buon punto di partenza è piazza Banchi, vicino al Porto Antico, una suggestiva piazzetta sulla quale si apre la facciata policroma della Chiesa di San Pietro in Banchi, un raro esempio di luogo di culto eretto su un basamento adibito ad attività commerciali. Da qui si imbocca via San Luca, uno dei vicoli più vivaci ed affollati del centro storico, lungo il quale si affacciano diversi Palazzi dei Rolli attualmente adibiti a residenze private. Chi ha la fortuna di trovare un portone socchiuso non esiti ad entrare e scoprirà all’interno degli inaspettati porticati affrescati, magari adornati con fontane. Giunti in prossimità dell'incrocio con via della Maddalena, si apre sulla destra Piazza Pellicceria con il Palazzo Grimaldi Spinola di Pellicceria, oggi Galleria Nazionale. Il Palazzo, costruito alla fine del XVI secolo, conserva ancora intatti gli arredi storici ed è pertanto uno splendido esempio di dimora patrizia oltre che Galleria in cui si possono ammirare le opere dei massimi esponenti del barocco genovese, come Strozzi, Piola e Rubens. Si prosegue in via della Maddalena, che è il mondo in miniatura. In questo rione convivono genti, culture e tradizioni differenti, così accanto al laboratorio artigianale di ceramica dove rivive l’antico stile calligrafico genovese si può incontrare una sartoria di abiti tradizionali dell’Africa mediterranea.

Via Garibaldi e i Musei di Strada Nuova
Percorrendo tutta via della Maddalena e svoltando a sinistra ci si ritrova in via Garibaldi, la Cinquecentesca Strada Nuova, una delle strade più eleganti di Genova, che ancora conserva intatto l'impianto urbanistico voluto da Andrea Doria. Tutti i palazzi che si affacciano su via Garibaldi fanno parte del sistema dei Rolli. Da non perdere il Palazzo Tobia Pallavicini - oggi sede della Camera di Commercio di Genova - per la straordinaria bellezza della Galleria dorata in stile rococò genovese ad opera di Lorenzo De Ferrari, e il Palazzo Nicolosio Lomellini con il grandioso ninfeo realizzato nel settecento su disegno di Domenico Parodi e gli splendidi affreschi di Bernardo Strozzi raffiguranti Cristoforo Colombo nelle Indie riportati fortunosamente alla luce nel 2002 durante le opere di restauro architettonico del palazzo.


Procedendo si incontrano Palazzo Tursi, Palazzo Bianco e Palazzo Rosso, attualmente sedi museali - sono i Musei di Strada Nuova -  nei quali le esigenze espositivo-museali moderne hanno conservato la bellezza originaria dei palazzi e che costituiscono un unico e coerente percorso espositivo in cui la scoperta dei Rolli si fonde con la visita alla principale struttura museale cittadina.

A Palazzo Rosso (Palazzo Rodolfo e Francesco Brignole-Sale), così chiamato per l'intonaco vermiglio che lo contraddistingue, si possono ammirare gli arredi storici e le collezioni d'arte della famiglia Brignole-Sale nonché opere di Van Dyck, Dürer, Guercino, Reni ed altri. Da non perdere il panorama che si gode dal belvedere del Palazzo, raggiungibile in ascensore.

Palazzo Bianco (Palazzo Luca Grimaldi), per il colore chiaro della sua facciata, offre un insieme ricco e articolato della produzione pittorica italiana, fiamminga e genovese dal '400 al '700. Attraverso il suo giardino interno si può raggiungere Palazzo Tursi, attuale sede del Comune di Genova, dove prosegue la mostra con sale dedicate alla figura di Paganini e altre in cui si può trovare un'inedita esposizione di opere d'arte decorativa (arazzi, mobilio, ceramiche e tessuti liguri) e una pregevole collezione numismatica.

La via delle Università e Palazzo Reale

Via Garibaldi si “trasforma” in via Cairoli, nel Cinquecento chiamata Strada Nuovissima perché appunto approntata dopo via Garibaldi. Da qui si raggiunge largo Zecca contornato da tre splendidi Palazzi dell’antica famiglia Lomellini e si prosegue in via Balbi che potrebbe essere chiamata la "strada dell'Università" perché qui la maggior parte dei Palazzi storici ospita le sedi delle Facoltà umanistiche. Percorrendola si incontra Palazzo Stefano e Giò Battista Balbi detto Palazzo Reale da quando, nel 1823, venne acquistato dai Savoia per farne residenza reale. Oggi è sede del Museo di Palazzo Reale che merita una visita per la suggestiva Galleria degli Specchi progettata da Domenico Piola che ha realizzato anche la maggior parte degli affreschi del palazzo.