Liguria vista da lei

Scrittrici, poetesse, artiste, viaggiatrici. Quali sono le località in Liguria che le donne famose di ieri e di oggi hanno scelto e amato? Da ponente a levante, qualche suggestione.

Liguria vista da lei

Bordighera/Lalla Romano

Lalla Romano (1906-2001), poetessa, scrittrice infaticabile e giornalista, tra le figure intellettuali più rappresentative in Italia nel secondo ‘900, sceglie Bordighera - nell’estremo ponente ligure - non solo per le sue vacanze ma anche per ambientarvi, in parte, “In vacanza col buon Samaritano” (Einaudi, 1998), un continuo andirivieni della memoria fra il presente costituito dalle vacanze estive a Bordighera e il passato, incentrato su una antica storia di famiglia.


Ospedaletti/Katherine Mansfield

Katherine Mansfield (1888-1932) nasce in Nuova Zelanda da una famiglia benestante, si trasferisce a Londra prima per studiare e poi per fuggire all’ambiente provinciale neozelandese e qui inizia a scrivere. Produce soprattutto racconti brevi in lingua inglese, pubblicati in diverse raccolte.

Per ragioni di salute, gira per l’Europa nel tentativo di trovare cura e sollievo dalla tubercolosi che la affligge e nel 1919, durante un soggiorno ad Ospedaletti, scrive al marito: “Ospedaletti è davvero il più bell’angolo della terra che io abbia mai visto, molto più bello di Bandol, e la valle che c’è dietro dev’essere deliziosa. Il cimitero è preminente nel mio paesaggio, ma si sa che sono una creatura anormale. A chi dovesse andare all’estero direi: venite qui. E’ così piccolo, non c’è mondanità, non vita parassitaria, la gente è riservata e simpatica. Tu ed io, in passato, qui avremmo potuto essere idealmente felici”.


Varigotti/Michelle Hunziker

E’ sulla spiaggia di Varigotti che, ormai da molti anni, Michelle Hunziker dà ufficialmente avvio alla stagione estiva per la gioia dei bagnanti e dei paparazzi che seguono ogni mossa della bella presentatrice. Per Michelle, la Liguria è una vera e propria passione, fatta di natura, amicizie ed equilibrio. In una recente intervista, ha dichiarato “la terra, il mare, gli ulivi, certi sapori sono unici. Dei carissimi, veri, amici miei vivono a Varigotti. Con loro condivido gioie e dolori della mia vita. Sono un approdo a cui so di poter pensare ogni volta che ne ho bisogno. Varigotti, con quelle casette sul mare, è una piccola oasi che mi riporta a un equilibrio incredibile. Anche d’inverno, quando non c’è nessuno, è bellissima.”  


Genova/George Sand

George Sand è il nome d’arte di Amantine Aurore Lucile Dupin (Parigi, 1804 – 1876), scrittrice francese molto prolifica, autrice di numerosi romanzi, novelle e drammi teatrali.
Attiva nel dibattito politico del suo tempo, femminista molto moderata, è ricordata per il suo anticonformismo e per le relazioni sentimentali avute con lo scrittore Alfred de Musset e con il musicista Fryderyk Chopin.

In una lettera del 1839 all’amica Carlotta Mariani, scriveva “Amica mia, noi arriviamo da Genova, sballottati in mare da una spaventosa tempesta. In questa città, abbiamo fatto un soggiorno molto piacevole, abbiamo visto magnifici dipinti, una natura incantevole, palazzi e giardini sovrapposti gli uni sugli altri con una grazia tutta particolare. Infine Genova non ha perso nulla ai miei occhi di ciò che aveva nei miei ricordi. Chopin si è trovato bene ed ha fatto molto esercizio.”


Genova/Vanessa Beecroft

Vanessa Beecroft è una tra le più interessanti artiste contemporanee attiva sulla scena internazionale. Vive e lavora a New York, ma è nata nel 1969 a Genova, dove ha frequentato il Liceo Artistico Barabino e l’Accademia Ligustica.

Nella sua città natale, ritorna nel 2001 con la performance “VB48”, un "tableau vivant" animato da 30 modelle in due pezzi marrone che nel Salone del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale si muovono ieratiche, non guardano in faccia il pubblico presente, non cercano l’incontro ma chiuse in loro stesse, sembrano pronte solamente agli scatti del fotografo.


Genova/Madame de Staël

Anne-Louise Germaine Necker, baronessa di Staël-Holstein, meglio nota con il nome di Madame de Staël (Parigi, 1766 – 1817), è stata una scrittrice francese. Ha dedicato la maggior parte della sua vita a viaggiare e a scrivere,  raccogliendo sollecitazioni culturali dai suoi viaggi e dagli artisti e intellettuali che amava accogliere nei suoi salotti culturali.

Nei suoi “Carnets de Voyage”, in relazione a Genova scrisse: “Il porto è pieno di vascelli. Alla sera, si vede il cielo buio e infiammato d’Italia, attraverso la selva degli alberi che sembrano innalzarsi fino al cielo”.


Sestri Levante e Levanto/Rosa Luxemburg

Rosa Luxemburg (Zamość, 1870 o 1871 – Berlino, 1919) è stata una politica, teorica socialista e rivoluzionaria tedesca di origini polacche ed ebraiche. Si iscrisse al Partito Socialdemocratico Tedesco quando il suo segretario era Karl Kautsky, considerato continuatore ed erede di Marx ed Engels. Molto legata a lui e anche a sua moglie, fu proprio a Luise Kautsky che è rivolta la lettera in cui Rosa Luxemburg presenta un delizioso quadro di Levanto e di Sestri Levante.

Levanto
… Oggi all’improvviso cielo azzurro, sole sfolgorante e mare blu cupo con creste di schiuma bianca, che alla luce del sole sfavillano come neve…
… Levanto è un piccolo nido […] è in tutto il grande mondo ignota – (Dio sia ringraziato)

Sestri Levante
… La cittadina è recinta da dolci colline appenniniche che coperte di olivi e pini offrono verde in tutte le sfumature. Qui tutto è tranquillo, si odono solo di tempo in tempo il tragico verso di un mulo e il focoso gridare dei mulattieri. Per il resto un paio di figure addormentate all’ingresso di un paio di botteghe sulla strada principale, e dei bambini che giocano nella sabbia e gatti bianco-rossi che scivolano attraverso la strada da una siepe all’altra.


Lerici/Mary Shelley e Virginia Woolf

Mary Shelley, (Londra, 1797 –1851), fu scrittrice, saggista e biografa inglese, moglie del poeta Percy Bysshe Shelley. In villeggiatura a Levanto scrisse: “Le due estremità erano dei promontori coperti dalla vegetazione e coronati da castelli, ai piedi dei quali c’erano Lerici e San Terenzo. Guardare il sole mentre tramonta su questo paesaggio, le stelle brillare, la luna sorgere, era di una bellezza stravolgente”.

Nel 1933, circa cento anni dopo, la scrittrice Virginia Woolf (Londra, 1882 – 1941) arriva a Lerici sulle tracce di Mary e P.B. Shelley e appunta sul suo notes: “Una ventosa piccola città, di case alte, mediterranee, pitturate con colori rosa e gialli, piena di spruzzi di onde. Esiste una parola per descrivere la pienezza del mare?”.


Trebiano/Simone de Beauvoir

A Trebiano, pochi chilometri nell’entroterra alle spalle di Lerici, Simone de Beauvoir (Parigi, 1908 –1986), tra le più note scrittrici e saggiste francesi, dedica un ritratto nel volumi “A conti fatti” del 1972, e scrive: “Mia sorella non abita più a Parigi. […] D’estate in Italia, nella sua casa di Trebiano, lavora in un grande studio pieno di sole. […] Finalmente arrivai nella borgata di dove si sale a Trebiano: dal basso il villaggio aveva un aspetto grandioso, col suo castello, la maestosa chiesa barocca, i muraglioni a picco […] Che ricompensa, ritrovarmi seduta su una terrazza con mia sorella, a guardare la campagna e il mare!”.


Sarzana e la piana del Magra/Marguerite Duras

Marguerite Duras, (Saigon, 1914 – Parigi, 1996), scrittrice e regista francese, ambienta parte del suo “Il marinaio di Gibilterra” del 1950 tra la piana del fiume Magra e Sarzana e scrive: “C’erano poche case che davano direttamente sul fiume, ma soprattutto frutteti, circondati da steccati. Davanti a ognuno c’era un piccolo pontile privato e barche dove i contadini caricavano la frutta. Via via che passava il tempo, aumentava il traffico; la maggior parte delle barche, una volta riempite, andava verso il mare con il carico coperto da un telone, per via del sole. Il Magra doveva essere stupendo, proprio come aveva detto lui. Le acque erano chiare, tiepide al punto che si sarebbe potuto dormirci dentro […]”.